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Blu patch

garza chirurgica visibile nata per ovviare il problema
di ritenzione di garze
all'interno del sito chirurgico.

 

COSA

Blu Patch
è la garza
chirurgica
innovativa.

 

PERCHÉ

È stata creata per migliorare e facilitare il lavoro dell'equipe chirurgica.

 

COME

• Migliora l'efficenza delle operatività chirurgica in quanto unisce l'alta visibilità con la funzione canonica dell'assorbimento di fluidi corporei;

• Controllo emostatico;

• Area di repere chirurgico.

 

 

La ritenzione non intenzionale di garze, strumenti o altro materiale all’interno del sito chirurgicorappresenta un evento noto e riportato in letteratura. Nonostante non si disponga di dati ufficiali di incidenza, si stima che tale fenomeno si verifichi 1 volta ogni 1000 - 3000 procedure chirurgiche all’anno. Alcuni dei fattori che ostacolano la segnalazione dell’evento possono essere la frequente scarsità di sintomi, l’insufficiente documentazione dei casi diagnosticati, la difficoltà di diagnosi e la scarsa propensione alla segnalazione spontanea. Il materiale più frequentemente ritenuto è rappresentato da garze (condizione clinica definita in letteratura “Gossypiboma”1 o “textiloma”) e da strumentario chirurgico, ad esempio aghi, bisturi, adattatori elettrochirurgici, pinze o loro parti. La maggior parte degli eventi riportati in letteratura riguarda interventi di chirurgia addominale, toracica e parto. I principali fattori di rischio riportati in letteratura sono:

• procedure chirurgiche effettuate in emergenza

• cambiamenti inaspettati e quindi non programmati delle procedure durante l’intervento chirurgico

• obesità

• interventi che coinvolgono più di una équipe chirurgica

• complessità dell’intervento

• fatica o stanchezza dell’équipe chirurgica

• situazioni che favoriscono l’errore di conteggio (es. garze attaccate tra loro)

• mancanza di una procedura per il conteggio sistematico di strumenti e garze

• mancato controllo dell’integrità dei materiali e dei presidi al termine dell’uso chirurgico

 

 

 

L’intervallo di tempo compreso tra l’intervento chirurgico e la diagnosi dell’evento è estremamente variabile (giorni, mesi, anni) e dipendente dalla sede e dal tipo di reazione provocata dal corpo estraneo. Infatti la diagnosi può essere incidentale in pazienti asintomatici o con sindrome da pseudotumore, oppure può richiedere la pronta diagnosi e il reintervento nel caso in

cui si verifichi una reazione acuta con sintomi locali o sistemici.

Il materiale estraneo ritenuto può determinare un ampio spettro di esiti clinici che variano da casi asintomatici a casi con gravi complicanze, quali perforazione intestinale, sepsi, danno d’organo sino alla morte; si stima, infatti, un tasso di mortalità compreso tra l’11% e il 35%.

 

Blue Patch avente contemporaneamente all'interno del sito chirurgico la funzione di controllo emostatico e dei fluidi corporei e di essere visibile diventando essa stessa un'area di repere durante l'intervento crea una dinamica interventistica  più facilitata per gli operatori di settore.

 

Non modifica i protocolli all'interno della sala operatoria.

 

 

approfondimenti:


documento rilasciato dal dipartimento della salute del governo italiano

 

articolo di unionesarda.it sulla condanna in cassazione di un evento del 2009

 

articolo apparto su repubblica.it in seguito ad un analogo caso del 2014

 

 

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